domenica 29 ottobre 2017

A L'ARGOLIBRO "l'Ora Felix" di Gerardo Magliacano



Agropoli, venerdì, 10 Novembre 2017, alle 19:00, alla Libreria indipendente L’ArgoLibro (in Viale Lazio 16 - Zona sud, aidacente Via Salvo D'Acquisto, nei pressi del Centro per l'Impiego, infoline 3395876415), Gerardo Magliacano, docente e scrittore della Valle dell’Irno, inaugurerà il suo nuovo progetto, cui seguirà l’uscita del terzo volume della sua trilogia di “romaggi” dedicati alla (Nostra) Terra.
Più che un progetto, si tratta, quello di Magliacano, di un nuovo e forse riconfermato impegno preso per  sostenere quanto di buono il Meridione ha da esprimere.
Afferma lo scrittore salernitano che “non è più tempo di happy hour di seconda mano, in quanto è giunta l’Ora Felix”, quella che tutti noi dovremmo ogni giorno dedicare alla (Nostra) terra. Magliacano in questa Ora Felix, questo il titolo  del suo nuovo progetto,  si è preso l’impegno di fare (as)saggiare quanto di “fertile” e “felice” la nostra terra produce, che nella Storia le ha fatto conquistare l’epiteto di FELIX.
Attraverso i suoi scritti, Magliacano, in un’ora, cercherà di consegnarci le “ricette” che ne testimoniano il valore e la valenza di quell’attributo. Tutto quello che sarà possibile degustare in quell’ora è frutto del lavoro, delle fatiche e di responsabilità a km 0. Ogni alimento, ogni ingrediente sarà tracciato, narrato.
Lo scrittore Magliacano ha dato un volto e ne ha raccontato la storia di ognuno di essi. Ed è inutile dirlo: tutto sarà Made in Campania, pertanto tutto sarà Felix. Ha dichiarato il prof. Magliacano che, in realtà, era già da qualche anno che rimuginava su una simile idea, da quando «alcuni anni fa lessi su un giornale di un ministro della Nostra Repubblica, il quale aveva asserito che “di cultura non si vive, vado alla buvette a farmi un panino alla cultura, e comincio dalla Divina Commedia”. Fu allora che mi venne voglia di farmi un bel “panino alla cultura”. Certo, iniziare con Dante  non era cosa da tutti: ci volevano e ci vogliono ‘buoni stomaci’ e ‘palati sopraffini’, ed io ero abituato a ben altri pasti, umili e frugali, pertanto mi sono limitato a farmi un panino con TERRO(M)NIA, di sicuro meno appetibile ma facilmente digeribile».

La spontanea confessione dello scrittore salernitano e la sua genuinità, ci rimandano ai versi della coppia più famosa della canzone italiana, ad Albano e Romina, i quali cantavano anni fa che in fondo, la “Felicità” altro non è che “un bicchiere di vino con un panino,” magari con dentro un po’ di cultura per un’Ora Felix.

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